Una giornata di traina con Antonello Salvi!

0 views

Quest’anno ho deciso insieme alla mia famiglia di trascorrere le tanto sospirate ferie in Calabria, anche se i commenti su questa regione non erano stati tutti positivi, e per questo abbiamo deciso di provare di persona…. e devo dire che abbiamo fatto bene! Come prima cosa il mare, è stupendo con fondali molto profondi e colori che non hanno niente a che invidiare alle più gettonate località della Sardegna per non parlare del cibo.
In 10 giorni abbiamo fatto il giro della Calabria ed a dispetto delle persone che indicano i calabresi come persone poco ospitali devo dire che la mia esperienza è stata totalmente positiva, ho incontrato persone gentili, disponibili, anche nei paesi dell’entroterra dove non sono abituati al turismo, anzi ogni volta che lasciavamo un posto ci si salutava con abbracci calorosi e in qualche occasione anche con qualche lacrima con la promessa di rivederci presto, senza contare i regali che abbiamo ricevuto come: cipolle, peperoncini, sott’olii, liquirizia e liquori di ogni genere !! Tanto è vero che nella macchina respiravamo con il boccaio fuori dal finestrino per l’odore emanato dalle cipolle!
La Calabria è stata scelta come meta di vacanza anche per visitare Belvedere Marittimo circa 35 km a sud di Maratea ed a soli 5 km da Diamante, quindi siamo sulla costa Tirrenica all’inizio del territorio calabrese, una cittadina di 7000 anime circondata dai monti con punte che arrivano a 1400 mt slm che a sentire gli abitanti del posto sono ricchi anche di funghi.

Questa cittadina è dotata di un porticciolo per circa 250 imbarcazioni che è per la maggior parte occupato da pescatori sportivi, (penso a Cerveteri e Ladispoli che in due raggiungono quasi 100.000 abitanti e ancora ci mettono in mare con i trattori mah!! Che vergogna!).
In questa bella cittadina abita Antonello Salvi Campione del mondo di traina 2012 a Palma di Maiorca che con la sua splendida barca organizza delle giornate di pesca per chi è interessato, e io lo sono!!Dopo una breve telefonata di domenica 1 settembre dove ci dice che era fuori per un charter di pesca con alcuni clienti e che ci avrebbe ricontattato al suo rientro e così è stato alle 19.00 eravamo giù al porticciolo io e mio figlio Walter lo aiutiamo ad attraccare e a scaricare un gigantesco igloo pesante abbastanza da farmi pensare che dentro ci fosse qualcosa di tosto e non mi sbagliavo alla mia richiesta di vedere dentro lui mi ha aperto il coperchio e dentro c’era una ricciola di circa 15 kg ed un’altra di circa 35 kg e quindi dopo una breve presentazione ci siamo messi d’accordo sul charter di pesca del giorno dopo, ritornando in albergo era tale lo shock Shocked per la vista di quei pesci che con mio figlio è stato l’argomento di conversazione per tutta la sera per non parlare che per tutta la notte ho sognato di raffiare ricciole!!!
Comunque alle 6.00 di lunedì ero in piedi già stremato dalla pescata notturna, alle 6.45 eravamo al porticciolo dove c’era già Antonello che finiva di preparare la barca, si parte siamo io mio figlio Walter e mio cognato Fabio oltre naturalmente ad Antonello che risponde sempre in modo chiaro e gentile alle raffiche di domande che mi frullano in testa e dopo una decina di minuti siamo su un fondale di 40 mt con una mangianza a prua e lui velocemente tira fuori due canne per fare il vivo e lascia la barca senza guida a circa 10 nodi alchè io abituato alla mia barca che se lascio la guida per pochi secondi comincio a girare su me stesso ho preso istintivamente il manubrio di guida e lui che mi tranquillizza dicendomi che aveva inserito il punto di arrivo sulla mappa e la barca ci sarebbe arrivata da sola senza problemi, in effetti dopo uno sguardo più attento alla strumentazione vedo che ha un display da circa 22 pollici che funziona con il touch screen marca Garmin con l’autopilota cose da fantascienza per me! Comunque dopo una decina di minuti abbiamo il vivo e ci dirigiamo verso uno spot di sua conoscenza a poche miglia, arriviamo e lui nota sopra lo spot una piccola barca con un trainista che evidentemente era a conoscenza del punto, la sua preoccupazione scaturiva dal fatto che essendo piccolo lo spot il signore con la barca poteva aver disturbato il pesce che effettivamente era presente sull’eco e che ad una prima passata sembrava disinteressarsi della nostra esca, ci prepariamo ad una seconda passata, le canne armate sono due x zoga 8 – 16 libbre chiamate Belvedere perché è lui che le ha progettate, i mulinelli piccoli ma potenti marca Avet serie raptor, siamo a 200 mt dal punto una canna comincia a muoversi e lentamente il cicalino comincia a cantare Antonello mi dice di prendere la canna in mano, non me lo faccio ripetere due volte,Very Happy il cicalino sembra rallentare poi si ferma sento un fremito sulla punta per lo meno l’esca c’è ancora ed è viva, ricomincia il cicalino abbasso la canna stringo la frizione e bum dò la ferrata dopo un’attimo sento che ho ferrato bene e la canna parte, da qui in poi i miei ricordi svaniscono l’adrenalina ha il sopravvento e come un automa agisco senza rendermi conto di nulla che non fosse la canna che avevo in mano e dopo non so quante fughe e quanti minuti sono trascorsi eccola finalmente intravedersi ad una decina di metri sotto di noi, prova un’ultima fuga sotto la barca la tengo e ormai sfinita viene a galla e lui con una tranquillità incredibile la prende con le mani e la tira in barca è una lola bella e potente, cheers cheers non l’abbiamo pesata ma credo potesse arrivare intorno ai 12 kg, dopo le consuete foto ricordo siamo ripartiti e dopo un’altra cattura simile realizzata da mio cognato Fabio cheers c’è da segnalare almeno quattro esche scippate:cry: ed un pesce slamato dopo alcuni minuti a mio figlio, comunque dopo 35 miglia coperte alle 19.00 di sera facciamo rientro al porto distrutti ma felici per la fantastica giornata passata e dopo i saluti e scambio di indirizzo ce ne torniamo in albergo da dove il giorno successivo abbiamo continuato il giro.
Spero di non avervi annoiato e di non essermi dilungato inutilmente un saluto a tutti e viva la Calabria e viva l’Italia.