Novembre Dorato

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Venerdì pomeriggio,mi telefona un caro amico,col quale da anni mastico sabbia assieme,mi chiede se sto lavorando e se volevo andare a pescare con lui,sono ancora le 15 e ho altre due ore di lavoro da sbrigare,ma gli propongo di partire prima di cena ( per avere il tempo di prepararmi qualcosa) o dopo cena,per fare la nottata intera ed il giorno seguente finchè ne abbiamo le forze,ci accordiamo per partire subito dopo cena anticipando la cena stessa sul presto.
Al mattino,Gianni è andato in pescheria a reperire cannolicchio fresco e fasolara,poi in negozio a prendere bibi e americano.
Come parco esche non c’è male,tutte esche un pò selettive, l’intento è quello di dare la caccia alle orate,approfittando del tempo che ancora porta temperature gradevoli e acque ancora non fredde.

Lascio scegliere a lui lo spot,mi dice che suo cognato ed il nipote un paio di giorni prima hanno fatto una bella orata oltre il kg di peso in tarda nottata,accompagnata da un discreto carniere di marmore,il che ci fa ben sperare e optiamo anche noi per andare dove sono stati i suoi parenti.
Torno a casa da lavoro,apro il pc per guardare le webcam locali,mare piatto come una tavola,a momenti nemmeno la risacca sul gradino,vento inesistente..
Doccia a tutta velocità,e giù in garage a scegliere le attrezzature,prendo 2 Triana TS3 Performer con Daiwa Tournament Entoh 5500,e una ZZiplex Powertex Bass con Abu 6500 monomaggato da Siro.
E’ ora di partire,sfortunatamente sulla Roma – Civitavecchia un incidente tra due vetture ci rallenta di una buona mezz’ora rispetto al previsto,arriviamo sullo spot che è buio,ma andiamo a colpo sicuro perchè conosciamo bene tutto il tratto e ci piazziamo in un punto sgombro dagli scogli sul fondo ( che limitrofamente sono presenti in maniera massiccia ),la situazione è gestibilissima e decidiamo di montare 3 canne a testa.
Montiamo anche un ombrello tenda per riparare l’attrezzatura dala guazza notturna ed una tenda per noi,in poco tempo creiamo un campo base veramente ben organizzato,con il necessario a portata di mano e con più di una lampada per l’illuminazione quando serve.

L’attrezzatura di Gianni vede protagoniste una ZZiplex Ng1 con Abu 6500 C3 CT premium mag e una coppia di Veret Idhras Premium con Shimano Navi 7000.

Come calamenti scelgo long arm sulla ZZ e su una delle 2 triana,e sulla terza un trave a doppio braccio col superiore flotterato per sondare una ulteriore fascia d’acqua,fili in bobina 0.30 sui fissi e 0.35 sul rotante con i long arm realizzati con nylon 0.37 come esche sul flotter sempre americano a pezzetti,mentre sui bracci bassi le altre esche a rotazione,stessa strategia anche per Gianni.
Canna distanziate quanto basta per non rischiare impicci e fili generosi per non rischiare nulla.

Non si vede una tocca per oltre 2 ore,ma il fatto che non ci sia mangianza di granchi ci rasserenza e ci fa consci del fatto che almeno non dovremo stare ogni 5 minuti a controllare le esche.
Poi di colpo una delle canne di Gianni si scuote allegramente,mentre stavamo gustandoci un caldo caffettino corretto alla Sambuca,si alza al volo e va a ferrare,c’è ma sembra non opporre resistenza,dopo pochi secondi spiaggia una piccola ombrina alla quale ridà subito la meritata e lecita libertà.
Tra una chiacchiera e l’altra passa il tempo,tra buoni amici e rivivendo i bei ricordi vissuti assieme il tempo scorre sereno,ma la giornata di lavoro sulle spalle inizio a sentirla tutta,sono le 2 passate,ricontrollo le esche a lascio il fresco Gianni a controllare le canne mente me ne vado a riposare in tenda un pochino ( pochino un cavolo,me so fatto più di un’ora e mezza filata! ).
Esco e chiedo novità,solo un paio di tocche su cannolicchio e una piccola occhiata sul mio flotter,per il resto tutto tace..
Ricontrollo di nuovo le esche,inneschi ben fatti e corposi,provo a differenziare le distanze,sparando fuori la ZZ e a scalare le altre 2,ma sembra che non giri nulla,ci facciamo un altro caffettino e una grappetta per stiepidirci un pò,ci telefonano nel mentre altri due amici che a nostra insaputa ( se so cuccati uno dei nostri spot preferiti lontani ! ) erano a fare la nottata anche loro a Porto Ercole,dicendoci di avere preso da pochi minuti una marmorona e una bella ombrina,beh,almeno loro qualcosa di decente la stanno vedendo..
Qui da noi le cose non cambiano,piccole catture di misura si alternano anche su inneschi corposi,tutti rilasci tranne un paio di marmore che l’amo l’avevano giù nel sedere.
Ci riposiamo un altro pò per prepararci all’albeggio,sono quasi le 5 del mattino,già da qualche minuto alcune imbarcazioni stanno prendendo mare,scorgo non troppo lontano le luci di navigazione prendere il largo,sicuramente andavano fuori a tenatare qualche tonno alle prime luci…
Albeggia,il riposo intervallato ci ha ricaricato le batterie,il mio Thermos è vuoto ma quello di Gianni ancora bello pieno,caffettino ancora caldo e sù gli occhi puntati sulle vette ad aspettare di nuovo…

Più di qualche idiota con le barche inizia a muoversi un pò troppo vicino alla riva,ed infatti mi becca una canna,le parolacce se le è capate in tutte le lingue,ma ha ignorato i miei vituperi lasciandomi ancora più incazzato.
Rifaccio il calamento e rilancio…

La luce ha fatto ormai capolino,Gianni si incammina verso un bar a prendere cappuccini e cornetti per colazione,non fa nemmeno 200 metri che la mia ZZ si scuote prepotentemente,scatto come una molla e vado alla canna,ferro e c’è,il peso è notevole,le testate si sentono forti e violente,fischio a Gianni e richiamo la sua attenzione,corre indietro,il pesce mi fa capire che non ne vuole assolutamente sapere di lasciarsi trascinare,dà testate su testate,poi una brevissima pausa a ne approfitto per dare qualche giro un pò più veloce di rotante,mi riparte verso destra,fortuna che non ho le altre canne lì,cammino lungo la spiaggia per rubargli qualche metro prezioso a canna in costante contatto,qualche altra testata e poi sento solo il peso morto,è stanco!
Continuo i pochi metri che mancano in modo costante ed attento,allento un pelino di più la frizione per prevedere qualche fuga improvvisa sul gradino,si avvicina,la vedo,è un’oratonaaaaaaaaaaa!!
Evvai,la gioia arriva alle stelle in un attimo,un paio di signori che stavano andando a seppie si sono fermati a guardare il combattimento e mi hanno fatto i complimenti,sono davvero molto contento!

L’euforia del momento cancella anche quel pò di stanchezza che abbiamo,mi abbraccio Gianni e lo ringrazio del fatto che è sempre vicino e pronto quando posso aver bisogno.

Rilancio la ZZ con un bel ground potente,Gianni va a prendere la colazione,ho una fame che mangerei l’orata cruda!
Facciamo colazione con cappuccini e cornetti caldi,l’apoteosi dopo una nottata di umidità !
Abbiamo ancora parecchia esca,non fissiamo un orario per andarcene perchè la cattura ci ha messo addosso molta speranza e tanta energia,decidiamo di rimanere finchè ne abbiamo le forze per poter fare poi un ritorno a casa in sicurezza senza rischiare colpi di sonno.

Il cielo è limpidissimo,il mare sembra un dipinto,il viavai delle barche inizia inesorabile,qualcuno cala le boette,altri le coffe,molti stanno a seppie,altri prendono il largo per andare a drifiting a tonni…
Il nostro pensiero è che tutto questo improvviso movimento possa disturbare gli eventuali pesci ancora presenti,ma non possiamo farci nulla,soltanto sperare che non si avvicinino troppo alla riva.
Altro giro di controllo alle esche,mentre recupero una canna Gianni richiama la mia attenzione,una delle sue sta vibrando,ferra e c’è,è bella mi dice,ma purtroppo e con grande dispiacere dopo pochi giri di manovella tutto si allenta,si è slamata.
Peccato porca eva,si meritava un bel pezzo anche lui!

Ma non ci disperiamo,i segnali sono marcati e positivi,ci sono pesci importanti in giro e non è detta l’ultima…

Aspettiamo ancora,si avvicinano a noi due Spinner che andavano a tentare qualche seppia,e ci chiedono informazioni,vedono la cattura e si complimentano anche loro,poi ci dicono anche loro che in questa ultima settimana ne hanno fatta più di qualcuna di orata bella in pieno giorno.
Ottimo diciamo noi,siamo qui per questo!

Non faccio nemmeno in tempo a finire di parlare che la ZZ si flette paurosamente,una volta,due volte,corro a ferrare,la incanno e c’è,sembra più energica della precedente,dà testate paurose,come se volesse strapparmi la canna dalle mani,cerca di andarsene di prepotenza,ma lo 0.35 in bobina mi dà sicurezza,unitamente al buon nylon del finale,la assecondo concedendole nemmeno un cm più del dovuto,è forte e me lo fa capire,non devo perdere concentrazione,una disattenzione può costarmi il pesce,tengo la canna in costante trazione,serro un pelo di più la frizione man mano che lei perde energia,la pompo per qualche metro poi mi riparte,mi viene incontro velocemente,recupero altrettanto velocemente,per non avere bando di lenza,è sempre in tiro,è vicina,un paio di altre testate e poi si lascia tirare,è stremata,ha combattuta con tutte le sue forze,mi appare in tutta la sua maestosità,è stupenda!
Un’altra orata,più grande dell’altra…
Non vi dico l’euforia,non sto nella pelle,una giornata così non mi capitava da anni!

Altri passanti si fermano,hanno visto la scena e sono rimasti a fare da spettatori,in un film dove almeno stavolta,il protagonista sono stato io!

Rimaniamo vigili fino a dopo pranzo,momento in cui la stanchezza inizia a farsi pesante nonostante le catture fatte,corroborando il tutto con 2 teste di minkia che stavano iniziando a calare i tramagli proprio davanti a noi!
Anche se non ha incannato lui i pesci,Gianni è contentissimo,ed io sono contento di averlo come amico perchè è uno della vecchia guardia,di quelli che c’è sempre!
Queste catture sono anche sue,perchè è lui che mi ha invitato a pesca,lo ringrazio anche qui sul forum !
La giornata è stata di quelle da ricordare a vita,e giusto per dare qualche numero l’orata più piccola pesa 2480 gr circa,mentre quella più grande 3060 gr circa.
Vi metto qualche foto fatta col telefonino,grazie per avermi letto!

SARAGONE.